Antonio Manfeda: La fotografia è una passione che coltivo da quando ero bambino

OGGI OSPITO

Antonio Manfeda

(Video-Photographer) 

La passione per la fotografia nasce da bambino, quando orfano di papà a 4anni, mi trovai in mano la sua macchina fotografica, senza avere la minima idea di come utilizzarla.

Antonio Manfreda: L’arte della fotografia tra passione e innovazione

La fotografia è molto più di uno scatto: è un linguaggio, un’emozione, un modo di raccontare storie attraverso la luce e l’inquadratura. Antonio Manfreda, fotografo e videomaker di Monteroni, ha saputo trasformare questa passione in una professione, combinando tecnica e creatività per dare vita a immagini che lasciano il segno. In questa intervista esclusiva per Blogalmente, Antonio ci racconta il suo percorso, le sfide di un settore in continua evoluzione e il suo approccio alla fotografia e al videomaking. Un viaggio tra ispirazione, innovazione e la ricerca costante della perfezione visiva.

Scopriamo insieme il mondo di Antonio Manfreda.


Segui Antonio Manfreda su Instagram: @antoniomanfreda77/

ECCO DI COSA ABBIAMO DISCUSSO

D- Antonio, come è nata la tua passione per la fotografia e cosa ti ha spinto a farne una professione?

Caro Alessandro, la passione per la fotografia nasce da bambino, quando orfano di papà a 4anni, mi trovai in mano la sua macchina fotografica, senza avere la minima idea di come utilizzarla. Non sapevo come realizzare le foto ma mi innamorai della tecnica e della tecnologia alla base della produzione di immagini. Prima che diventasse una professione è passato però tantissimo tempo, dato che ho cominciato nel settore televisivo, come video operatore solo a 24 anni, nel 2001. Io nasco infatti come videomaker, successivamente prestato alla fotografia.

D- Nel tuo percorso fotografico, quanto conta l’innovazione? Quali strumenti o tecniche utilizzi per dare un tocco unico ai tuoi scatti?

L’innovazione e la ricerca sono alla base di ogni mio lavoro. Cerco sempre di restare aggiornato sugli avanzamenti tecnologici: nella strumentazione, nel software e non ultima l’intelligenza artificiale, che pur essendo agli albori al momento, favorisce in alcuni contesti la post produzione di immagini. Ma per me fulcro di tutta la mia esperienza nella fotografia è e resterà sempre lo scambio di conoscenze con altri colleghi, la curiosità per il mondo intorno a me, e per l’arte in senso lato, esteso anche ad altre forme creative, come il cinema, la letteratura e la musica.

D- C’è un progetto fotografico che ti ha segnato particolarmente o che rappresenta al meglio la tua visione artistica?

Sono diversi i progetti che mi hanno segnato finora. Il primo che mi viene in mente è quello relativo alla mia esperienza nelle tv locali, dove ho sviluppato un interesse per mostrare ciò che realmente accade anziché metterlo in scena, ma anche i viaggi che ho fatto per lavoro sono stati importanti: Dubrovnik per un gemellaggio di prodotti gastronomici Italia-Croazia, Los angeles per un matrimonio, Dubai per seguire l’orchestra della notte della Taranta. Tutte esperienze diverse ma formative.

D- Oggi tutti hanno una fotocamera a portata di mano con gli smartphone. Cosa distingue, secondo te, un fotografo professionista da un semplice appassionato? Qual è il consiglio che daresti a chi sogna di intraprendere un percorso nel mondo della fotografia professionale?

A livello puramente tecnico, un professionista rispetto ad un semplice appassionato ha una partita IVA o è comunque regolarmente iscritto a un regime fiscale. Ma se vogliamo distinguere tra professionisti e bravi professionisti, la discriminante è certamente la continua ricerca, la curiosità e la voglia di migliorarsi. Queste sono le qualità che io riconosco nei colleghi che stimo, e sono anche le cose che consiglio di perseguire a chi volesse buttarsi in questo settore. Ed essendo anche un docente formatore, credimi, sono consigli che cerco di dare ad ogni lezione.


Conclusione

L’intervista ad Antonio Manfreda ci ha permesso di scoprire non solo il suo percorso professionale, ma anche la passione e la dedizione che lo guidano nel suo lavoro quotidiano. Dalla curiosità nata da bambino fino alle esperienze internazionali, il suo viaggio nella fotografia e nel videomaking è una continua esplorazione tra innovazione, tecnica e creatività. Il suo consiglio per chi vuole intraprendere questa strada è chiaro: la professionalità non si misura solo dagli strumenti, ma dalla ricerca costante, dalla voglia di migliorarsi e dall’apertura verso nuove forme di espressione. Perché, alla fine, la fotografia non è solo catturare immagini, ma raccontare storie che parlano all’anima.

Continua a seguirci per altre interviste e approfondimenti!


A presto, Alessandro
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