Come di consueto, ogni anno festeggiamo il primo maggio, come la festa dei lavoratori e del lavoro, è per un giorno, il tema del lavoro, viene espressamente dimenticato.
Prima di entrare nel tema cardine di questo mio articolo di oggi, che ha solo lo scopo di una riflessione sul tema, voglio ricordare che il lavoro, ad esempio in Italia, è sancito dal 1° articolo della Costituzione Italiana che è tra le altre cose, il primo articolo di 13 "Principi Fondamentali", di questo documento, e quest'articolo dice:
Art. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
E' ancora valido questo principio fondamentale, mi chiedo?
Oggi, cercherò di rispondere a questo mio quesito, ma prima alcuni cenni sulla Costituzione Italiana.
Sappiamo tutti che la Costituzione Italiana è una legge fondamentale dello Stato e sappiamo anche che fu costituita dai 500 membri dell'Assemblea Costituente ed entrò in vigore il 1° gennaio del 1948.
La Castituzione nel suo complesso è compasta da 139 articoli e 18 disposizioni transitori e finali. Tra questi spiccano i 13 principi fondamentali della Costituzione, sopra citati.
Ma ora andiamo al tema di questo articolo e rispondo alla domanda: E' ancora valido questo principio fondamentale, mi chiedo?
Diciamo che questo principio viene osannato quando i temi si scaldano per discutere di lavoro o quando arriva il fatidico giorno del Primo Maggio e in occasione dei "Concertoni", come quello che va in scena a Roma, il famoso concerto del "PrimoMaggio".
Grazie a una manifestazione così grande e importante, si cerca di parlare di un tema che non viene sviluppato per come si dovrebbe anzi si fanno solo proclami che non risolvono il problema del paese.
Come detto nel post che ho messo su "Facebook e Instagram", per la giornata di oggi, e riporto una parte della descrizione:
Ora dico a chi dovrebbe lavorare per aumentare posti di lavoro, per aumentare sosteniblità ad aziende e famiglie, di iniziare a dare luce a questo principio cardine che i nostri costituenti hanno diramato, invece di affidarsi a proclami di propaganda che sappiamo tutti, servono solo a dare consenso. Bisogna veramente creare un sistema che aiuti il lavoro e i lavoratori e questo ancora mi pare sia anni luce distante dal quel credo che ebbero i firmatari della Costituzione Italiana.
Bisogna veramente smettere di fare i proclami e di fare discorsi di propaganda politica per un consenso elettorale e pensare di creare un qualcosa di reale per il bene del paese.
L'Italia, vive un momento drammatico dal punto di vista dell'occupazione lavorativa, e al di là dei proclami che si possono fare, è vero che a oggi non ci sono provvedimenti adeguati ad aiutare una crescita costante di occupazione lavorativa, anzi più andiamo avanti e più questa crescita occupazionale non arriva.
C'è da dire che si lavora al grido l'Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro, ma questo lavoro dov'è?
E' rimasto come propasta sui banchi e nelle valigette 24h dei nostri rappresetanti che spesso si dimentricano che alla base di ogni reddito familiare ci deve essere una sana occupazione lavorativa. Fare i proclami non servono ma serve dare luce una vera e propria rivoluzione lavorativa.
Oltre a questo ci tengo anche a precisare che...
Da una parte ci sta l'innaquatezza di una riforma sul lavoro che non aiuta imprese e lavoratori in termini di occupazione, dall'altra siamo anche diventati una generazione di lavoratori a piacimento. Vogliamo lavorare ma fare solo ciò che ci piace e lo vogliamo fare anche in preda a un stipendio da lusso.
Poi ovviamente ci sono le eccezzioni che spostano le regole, ma nella maggior parte dei casi, si può dire che, ci piace lavorare senza stancarci.
Per non parlare poi di quelli che si avvicinano al lavoro tramite il digital marketing, i social media, perché sono convinti che si tratta di guadagni facili e pressoché semplici. Invece, poi si scontrano con una realtà completamente diversa.
Detto ciò, questa mia riflessione vuole continuare ponendo anche l'accento, su ciò che ogni anno il "PrimoMaggio", viene festeggiato. Il Primo Maggio è una festa istituita per ricordare le lotte dei lavoratori che all'inzio si basavano principalmente per la riduzione della giornata lavorativa.
Va detto ad onor di cronaca, che il PrimoMaggio è una festa prettamente internazionale e molti in Italia la confondono come se fosse una festa rossa, socila comunista. E' vero anche che la canzone più sentita nel Concertone del PrimoMaggio è in assoluto il canto popolare, divenuto inno della resistenza dopo la fine della seconda guerra mondiale, vale a dire, "Bella Ciao". Inno partigiano che risuona a gran voce, nelle piazze, in questo giorno così importante per i lavoratori.
Qui, ti riporto quella che è a mio avviso, l'interpretazione più bella di questo brano. Si tratta dell'idea lanciata dai Modena City Rembers in collaborazione con Goran Bregovic, ascoltala e cantala a sguarcia gola.
Voglio chiudere questo mio articolo, augurandoti una buona festa dei lavoratori con la speranza che questo giorno possa essere veramente il crocivia per un miglior consolidamento del lavoro in Italia e che possa essere la via per un futuro migliore.
BUONA FESTA DEI LAVORATORI!
A presto,
Alessandro
Condividi questo contenuto: